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Rally di fine estate
10/10/2012
di Gianluca Maxia
Gara di regolarità da ricordare. La quarta edizione del Rally di un Weekend di Fine Estate
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[ Bologna, Emilia-Romagna ] -
Il Rally di un Weekend di Fine Estate è un raduno di auto d'epoca che viene organizzato dal CAMEBO, acronimo di Club Auto Moto d'Epoca Bologna, da ormai quattro anni nel mese di ottobre. In questa edizione del 2012 la partenza è stata data alle ore 9 di sabato 6 ottobre presso il Relais Hotel Bellaria a Bologna. Al via hanno preso parte 33 vetture, Alfa Romeo, Lancia, Jaguar, Porsche , Rolls Royce e Ferrari erano alcuni dei marchi in gara.
Il percorso di sabato si è dipanato tra Bologna e Villafranca di Verona, toccando il fiume Po, il Mincio e la colline moreniche del Garda. La prima tappa si è conclusa a San Benedetto Po, in provincia di Mantova. 96 chilometri di pianura attraverso campi a perdita d'occhio e grandi fiumi. A San Benedetto Po le vetture si sono schierate nella piazza Folegno Teolfilo, al fianco dell'Abbazia di San Benedetto in Polirone fondata nel 1007 dal conte Tedaldo di Canossa, nonno paterno della celebre Matilde di Canossa. Dopo aver parcheggiato le vetture nella piazza gli organizzatori avevano predisposto una visita guidata all'Abbazia con una guida che ha svelato molti aspetti salienti della storia dell'edificio. Caratterista di questa edizione del Rally è stata la parte culturale, che è stata aggiunta a quella puramente sportiva fatta di pressostati e cronometri.
La seconda tappa, da San Benedetto Po a Borghetto di Valeggio sul Mincio, ha impegnato le vetture nel pomeriggio di sabato. Pochi chilometri dopo la partenza si sono svolte le prove di regolarità, presso una zona industriale vicino a San Benedetto Po. Gli equipaggi si sono sfidati al centesimo di secondo su un percorso apparentemente semplice ma che richiedeva esperienza per essere capito e affrontato al meglio. Dopo i cronometri le auto hanno proseguito verso Mantova e Villafranca. La seconda tappa si è conclusa a Borghetto di Valeggio sul Mincio, dove una breve sosta ha permesso alle auto un po' di riposo, e agli equipaggi un po' di ristoro nel caratteristico Borghetto. Da elogiare la scelta delle strade fatta dagli organizzatori; sono stati in grado di trovare strade da appassionati della guida, ma allo stesso tempo capaci di mostrare anche paesaggi molto caratteristici, prive di traffico e significative nel mostrare il fascino di queste terre anche a chi non ha avuto modo di visitarle in precedenza.
Grazie agli sponsor della manifestazione, Banca Mediolanum, Amarena Fabbri, Pilot, Momo Design, la notte di sabato ha visto gli equipaggi soggiornare nel lussuoso hotel Veronasi la Torre, un 5 stelle di design moderno ma ricavato da un sapiente recupero architettonico di un antico convento dell'anno 1000. La giornata di domenica ha visto gli equipaggi sostare per una visita al museo dell'automobile e della meccanica Nicolis; tappa obbligata per ogni appassionato di motori. Nel pomeriggio ha avuto luogo la premiazione, che ha visto classificarsi sul gradino più alto del podio Mario Simoni, specialista della categoria, che con sole 11 penalità ha portato la sua Porsche 911 Targa del 1967 alla vittoria. Al secondo posto troviamo Giuseppe Baroncini su Alfa Romeo Spider 1600 del 1962, seguito dall'equipaggio Borsato Baiesi su Alfa Romeo Sprint. Il Rally prevedeva anche una classifica speciale per equipaggi femminili; in questa speciale classifica Catia Zocca su Jaguar Mk II del 1963 ha portato a casa la vittoria, seguita da Daniela Funi su Porsche 356 del 1965 e da Chrissanthi Kughentaki su Rolls Royce Silver Wringht.
Dopo aver partecipato attivamente alla manifestazione, noi di Automania possiamo affermare che questa quarta edizione è stato un successo, provato dalla soddisfazione di tutti gli equipaggi e dei passanti. Merito di questo risultato va sicuramente al club CAMEBO che grazie all'efficiente staff e alle colonne portanti come il presidente Pier Luigi Foresti, il direttore gara Federico Bertelli e il segretario e anima del club Giovanni Maranesi dal 1982 rappresentano la cultura e l'amore per il motorismo storico a Bologna.
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