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Incontro tra Fiat e Fiom: nulla di fatto
03/08/2013
di Giovanni Iozzia
L’incontro tra l’azienda e il sindacato sull’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale, al quale non ha partecipato Sergio Marchionne, è andato male
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
L’incontro tra la Fiat e la Fiom sull’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale, al quale non ha partecipato Sergio Marchionne, è andato male. Il Lingotto, infatti, ha posto la condizione che la Fiom riconosca e firmi l’accordo sindacale che non ha mai siglato.
«La Fiat ha confermato la decisione di escludere la Fiom-Cgil - ha dichiarato il leader della Fiom, Maurizio Landini -, disattendendo così la sentenza della Corte costituzionale. Infatti ha rigettato la proposta che i metalmeccanici della Cgil gli avevano fatto lo scorso 8 luglio che prevedeva la sospensione delle azioni legali al fine di ripristinare le normali relazioni sindacali all'interno del Gruppo».
«La Fiat ha risposto a questa nostra proposta ribadendo che le agibilità sindacali potranno essere concesse alla Fiom solo se c'è da parte di quest'ultima il riconoscimento del Contratto collettivo specifico di lavoro. Paradossalmente, la direzione aziendale ha chiesto alla Fiom-Cgil di riconoscere la stessa intesa che l'ha esclusa dalle relazioni sindacali».
«Trincerandosi dietro la scusa che i suoi avvocati stanno ancora valutando gli effetti della sentenza della Consulta, la Fiat ha addirittura rifiutato la richiesta della Fiom di tornare a incontrarsi a settembre, anche per affrontare tutti i nodi del futuro industriale del Gruppo. L'Azienda – ha concluso Landini - conferma così la decisione di continuare su un percorso di non riconoscimento della rappresentatività della Fiom, nonostante la Corte costituzionale abbia giudicato questo comportamento lesivo degli articoli 2, 3 e 39 della nostra Costituzione».
Landini chiede quindi al Governo che convochi presto tutte le parti sociali, sindacati e azienda, in maniera da fare applicare la sentenza della Corte Costituzionale ma anche per avere chiarimenti sul futuro dei lavoratori e difendere i loro diritti.
La Fiat ha tempestivamente risposto. «Come spesso gli succede – si legge nel comunicato stampa -, il segretario della Fiom, Maurizio Landini strumentalizza a suo piacimento quanto è stato detto nel corso dell'incontro tra l'Azienda e la sua organizzazione sindacale. La Fiat ha chiaramente detto che rispetterà la sentenza della Corte Costituzionale la cui applicazione non può che essere di competenza dei giudici di merito, non certamente di Landini. Le dichiarazioni del segretario della Fiom sono la testimonianza che è impossibile tenere rapporti normali con la sua organizzazione che peraltro non tiene alcun conto della posizione degli altri sindacati che rappresentano la maggioranza dei lavoratori della Fiat».
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