Notizie
Monti a Parigi incontra Sarkozy
07/01/2012
di Irene Masoni
Stima e fiducia riposta nel nuovo governo italiano. Monti parte da Parigi ricercando intese a livello europeo. L’11 sarà a Berlino
|
[ Parigi ] - Trasferta nella capitale francese per Mario Monti che inizia così un piccolo tour europeo (l’11 si recherà a Berlino) incontrando sia il Primo Ministro Francese, Francois Fillon, che il Presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy. Al termine dell’incontro sono arrivate, da parte del Presidente francese, parole di stima per l’operato del nuovo governo italiano e l’appuntamento di Parigi è stata un’occasione per ribadire la fiducia che la Francia e l’Europa ripongono in Monti e nel suo governo, anche alla luce dei provvedimenti che sono stati celermente adottati.
Non solo stima e apprezzamento ma dalle parole di Sarkozy e Monti emerge chiaramente anche un’identità di vedute su come l’Unione Europea riuscirà a risolvere la crisi che l’ha investita. E’ stata pertanto rinnovata a gran voce la fiducia nell’Euro e nelle istituzioni europee, pur nella consapevolezza ben radicata del ruolo chiave svolto dai governi per quanto concerne sia la messa in ordine dei propri conti sia l’attuazione delle riforme strutturali indispensabili per rilanciare la crescita economica.
I mercati hanno bisogno di fiducia ed è proprio questa che il Presidente del Consiglio italiano sta cercando di riaccendere andando a far visita ai rappresentanti di Francia e Germania. Una collaborazione necessaria che Monti, Sarkozy e la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, cercheranno di strutturare a partire dal vertice trilatere convocato proprio a Roma per il prossimo 20 gennaio, che precederà l’eurogruppo previsto per invece per il 23.
Quello che sembra chiaro è che l’Europa deve raccogliere la difficile sfida che ha di fronte. E se fino ad ora le istituzioni europee si sono dimostrate più deboli rispetto a quanto ci si potesse aspettare prima di questa crisi, è arrivato il momento di confermare la fiducia riposta nell’unità dell’Europa e nella sua moneta, cercando di rilanciare la competitività e applicando, là dove possibile (il riferimento più ovvio resta quello della tassazione delle transazioni finanziare), azioni comuni o perlomeno coordinate.
|
| |
|
|