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Yamaha: licenziomenti, gli operai chiedono aiuto a Valentino Rossi


19/11/2009

di Alessandro Birini

Yamaha motor Italia di Gerno di Lesmo risponde alla crisi economica con licenziamenti di massa. Gli operai chiedono aiuto al Dottore.


Yamaha: licenziomenti, gli operai chiedono aiuto a Valentino Rossi Lo stabilimento Yamaha a Gerno di Lesmo, spegne i motori e chiude i battenti rispedendo 68 operai a casa, tutti licenziati, sui circa 200 totali. E pensare che sono stati proprio loro a portare il pilota Ben Spies al titolo mondiale nella SuperBike 2009. Per questo motivo sono scesi in piazza in 180 incrociando le braccia davanti ai cancelli ed invitando il presidente di Yamaha motor Italia, Hiromu Murata, a ritornarsene a casa sventolando striscioni con scritto «Murata go home» e «Why? Perchè?».

La sensazione palpabile della gente è quella di essere stata sfruttata per anni e dopo aver contribuito allo sviluppo di Yamaha sono stati sbattuti fuori da un giorno all'altro. Colpa della crisi mondiale, che poteva essere almeno attutita se presa in considerazione a suo tempo. Il primo incontro tra Yamaha e i sindacalisti si è concluso nel peggiore dei modi; la casa giapponese, infatti, resta sulla linea dura senza avere nessuna intenzione di riaprire o di concedere la cassa integrazione ai suoi operai, che entro l'8 gennaio perderanno il posto di lavoro.

Come ultima speranza è arrivata la richiesta di aiuto al nove volte campione del mondo, di cui 4 volte con la Yamaha, Valentino Rossi con una lettera recapitata all'Unità: «Vale aiutaci tu!!» viene citato a caratteri cubitali. Speriamo che la potenza mediatica del Dottore serva a qualcosa anche se la casa dei tre diapason ha, con prontezza, issato un muro tra Vale e i dipendenti protagonisti. Forse in tutti questi anni la Yamaha ha pensato troppo alla sua immagine esterna senza accorgersi che nel profondo c'erano ben altri problemi.

Nei giorni scorsi il team manager della scuderia giapponse Davide Brivio non ha fatto mancare la propria solidarietà coi dipendenti dello stabilimento di Lesmo rispondendo: «Che posso dire, sono vicino agli operai, capisco benissimo le loro preoccupazioni e i loro timori per il futuro. Se sono solidale con loro? Certo che sì, ci mancherebbe». In attesa di una svolta positiva in questa vicenda non resta che sperare in un intervento in prima persona di Valentino Rossi per sbloccare le vicende contrattuali di questi dipendenti messi all'angolo. Sarebbe forse la vittoria extrasportiva più bella per il Dottore.


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